La notte tra il 21 e il 22 gennaio 1952 nella Casa Madre di Vittoria, sull’isola maltese di Gozo, la Venerabile Madre Margherita de Brincat saliva al cielo dopo grandi e dolorose sofferenze.
A quei tempi, quando una suora moriva, c’era l’abitudine di suonare il campanello del convento per chiamare a raccolta le suore per pregare per la defunta. Anche per madre Margherita è avvenuta la stesa cosa, nella consapevolezza che era venuta a mancare una delle colonne, una guida della Congregazione.
Le suore più anziane che avevano trascorso con lei molti anni di vita, tra le lacrime dicevano: “È morta una santa!”.
Per le persone che sono accorse ai suoi funerali c’era la certezza che fosse venuta a mancare una figura eccezionale di santità, una donna concreta, una formatrice che aveva vissuto la sua intera esistenza sui passi tracciati da san Francesco.
L’eredità spirituale che ci ha lasciato è più che mai attuale e ci guida nelle scelte e nelle azioni di ogni giorno. Basti pensare alle sue parole “Amiamo l’Amore” che rappresentano un vero e proprio programma di vita, un’indicazione universale che allarga ed illumina i nostri orizzonti futuri.
Per questa ragione, nel 70° anniversario della sua salita al cielo tutte noi sue figlie siamo riconoscenti al Signore per il dono della presenza spirituale della nostra fondatrice, la Venerabile Madre Margherita de Brincat, perché con il suo esempio ci sproni a vivere da vere battezzate nel servizio concreto ai fratelli, nelle comunità, dedicandoci all’educazione dei bambini e dei giovani, nella pastorale catechetica, tra gli anziani ma anche nell’adorazione, immolazione e riparazione.